venerdì 27 giugno 2025

Vassalli degli USA

 NATO: un branco di vassalli sottomessi agli interessi americani. E lUE? Una nullità utile solo a seppellirci vivi

Il vertice dell’Aja è stata lennesima rappresentazione teatrale del declino europeo: una passerella umiliante in cui Giorgia Meloni, insieme agli altri leader europei, ha firmato col sangue il nostro asservimento a Washington. La NATO, ormai ridotta a organismo mercenario dellimpero americano, ha deciso che spenderemo almeno il 5% del PIL in armi. Per lItalia significa quasi 40 miliardi allanno. Per cosa? Per riempire i magazzini della Lockheed Martin, mentre nelle nostre scuole manca la carta igienica e negli ospedali saltano le TAC perché non c’è personale.

AllAja non si è celebrata lunità atlantica, ma il funerale della dignità europea. Un rito lugubre in cui ogni capo di Stato ha recitato il suo ruolo di cortigiano. E Giorgia Meloni, con la sua consueta arroganza patriottarda, si è distinta per zelo servile: invece di tutelare l'interesse nazionale, ha promesso aiuti illimitati a Kiev e miliardi in acquisti bellici made in USA, mentre gli insegnanti italiani sono pagati meno che in qualunque altro Paese sviluppato”.

L'Italia un Paese in ginocchio, con una sanità pubblica allo sfascio e una povertà educativa devastante trova però i soldi per lindustria bellica statunitense. Caccia, missili, droni, carri armati: ci indebitiamo per acquistare arsenali che non difenderanno nulla, se non il bilancio del Pentagono. Nessuna strategia, nessuna autonomia, solo obbedienza. La NATO non è più un'alleanza: è una centrale di comando americana a cui lEuropa fornisce soldi, uomini, sangue.

Giorgia Meloni non ha nemmeno tentato una difesa di facciata: ha ribadito la fedeltà atlanticacome fosse una medaglia, non una condanna. Con toni enfatici ha garantito che lItalia sarà “all’altezza degli impegni, cioè che continueremo a tagliare sui servizi essenziali per spendere 400 miliardi in dieci anni in nome di una sicurezzache non ci riguarda. Ma davvero qualcuno crede che inviare armi in Ucraina o in Medio Oriente ci renderà più sicuri?

L’Unione Europea, dal canto suo, ha avuto il solito ruolo da comparsa: una burocrazia senzanima che si limita a ratificare ogni decisione presa oltreoceano. Il nuovo Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, ha elogiato Trump (sì, proprio lui) come fosse un garante di stabilità. Rutte è olandese, ma parla già come portavoce del Dipartimento di Stato americano. Il resto dei leader UE non ha battuto ciglio.

L’Europa si svena per la guerra, ma non ha un progetto per i suoi cittadini

Invece di investire in sanità, scuola, innovazione o natalità – ovvero le vere priorità – i governi europei alimentano un delirio militarista su ordine di Washington. LUE non serve più a nulla: non difende leconomia, non protegge i confini, non ha una voce autonoma. È solo il notaio di un declino inarrestabile.

La Meloni, che si vantava di voler rimettere lItalia al centro, ha preferito inchinarsi. Nessuna trattativa, nessuna condizione, solo yes man e contratti miliardari firmati a occhi chiusi. Lo chiamano realismo geopolitico, ma è viltà politica. I cittadini italiani si trovano a dover scegliere tra pagare le bollette o curarsi i denti, mentre lo Stato promette spese faraoniche in armamenti made in USA. Altro che interesse nazionale.

LEuropa si autodistrugge per obbedire a Washington

La NATO è il braccio armato di un impero in declino che usa lEuropa come campo di battaglia e mercato di sbocco. LUE, dal canto suo, è un carrozzone burocratico che ha smesso di pensare. Il nostro continente si sta suicidando per fedeltà cieca agli USA: alimentiamo guerre che non ci appartengono e sacrifichiamo ogni risorsa al culto della deterrenza. Il risultato? UnEuropa più povera, più divisa, più inutile. E unItalia ridotta a colonia senza voce, senza orgoglio, senza futuro.

LUCA COSTA

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