giovedì 20 marzo 2025

Gaza: l'orrore riprende

 

Gaza: Una Prigione di Morte sotto gli Occhi del Mondo

RIPRENDONO I BOMBARDAMENTI ISRAELIANI SU GAZA

In un mondo che si vanta di aver imparato dagli orrori del passato, ci troviamo oggi davanti a una tragedia che supera ogni limite dellumana decenza: un intero popolo privato del diritto più elementare, quello di fuggire per salvarsi la vita. La popolazione palestinese di Gaza, già stremata da anni di embargo e sofferenze, da oltre un anno non è altro che un bersaglio, famiglie intere intrappolate in una prigione a cielo aperto e sottoposte a un massacro continuo da parte dellesercito israeliano.

Come si può stare a guardare questa oscenità, come si può far finta di non vedere l’orrore di un popolo imprigionato come in uno zoo dove si sta compiendo un safari umano. Quando, quando la storia dell’occidente aveva conosciuto una tale vergogna?

Dire questo non significa affatto essere complici o compiacenti con i massacri compiuti da Hamas, assolutamente no, questa scorciatoia non può essere un argomento per far tacere chi sente la propria coscienza bruciare di fronte a una carneficina tanto disumana quanto inutile.

Israele giustifica questa mattanza come unoperazione per distruggere Hamas, o per costringere Hamas a liberare gli ostaggi ancora nelle sue mani, ma questa spiegazione non può essere accolta : le bombe non distinguono tra militanti e civili, tra uomini, donne o bambini. Chi vive a Gaza non ha scelta, non può nemmeno dichiararsi neutrale, non può dissociarsi da Hamas, non può fuggire. I palestinesi sono costretti a subire, a morire, vittime di una logica di sterminio alimentata solo da odio puro. Ecco la spiegazione : l’odio.

Ci avevano raccontato che il mondo civilizzato, dopo la Seconda Guerra Mondiale, aveva costruito un nuovo ordine basato sul rispetto della vita umana e sulla protezione dei più deboli. Oggi assistiamo invece al ritorno della barbarie più assoluta, dove un intero popolo viene punito collettivamente per le colpe di un gruppo armato sul quale i palestinesi non hanno alcun controllo. Cosa possono fare donne e bambini, ma che ne sanno loro delle logiche e dei progetti di Hamas! La gente vuole vivere, i bambini vogliono studiare, giocare, crescere! i bombardamenti israeliani colpiscono scuole, giornalisti, ospedali e rifugi dellONU, e dove il numero delle vittime cresce ogni giorno nellindifferenza generale di un Occidente ormai occupato solo ad abbaiare contro la Russia.

Ciò che sta facendo Israele non è solo una guerra totalmente assurda, è una vendetta cieca che cancella ogni costruzione morale possibile. Le immagini di bambini straziati dalle bombe, di famiglie intere sepolte sotto le macerie, non possono lasciarci indifferenti. Eppure, lOccidente guarda e tace. Governi che si ergono a paladini dei diritti umani si voltano dallaltra parte, permettendo che lorrore continui senza freni. Il prezzo di questa ipocrisia sarà altissimo, perché quando si accetta lingiustizia senza reagire, si diventa complici.

È questo il mondo che vogliamo? Un mondo in cui la vita dell’“altro, del nemico, non vale nulla? Un mondo dove la memoria dei genocidi passati viene calpestata proprio da chi avrebbe dovuto custodirla meglio di chiunque altro? Oggi la storia si ripete, ma questa volta con un ribaltamento atroce: il popolo che ha sofferto una delle peggiori tragedie del Novecento sta infliggendo a un altro popolo un destino ancora più crudele. Chi ha subito l’odio cieco avrebbe dovuto evitare al mondo una tale vergogna.

Se non alziamo la voce ora, quando? Se non denunciamo questa barbarie, cosa resterà della nostra umanità? È tempo di dire basta, di opporsi a questo massacro con ogni mezzo possibile. La Storia ci giudicherà per il nostro silenzio, e non potremo dire che non sapevamo.

LUCA COSTA

PONTE ARCOBALENO: LUCA COSTA: una voce del pensiero alternativo



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