martedì 18 marzo 2025

Macron: Orwell a Parigi

 Macron e il Manuale della Paura: Orwell a Parigi

Benvenuti nella Francia del 2025, dove il governo non si preoccupa più di garantire ai cittadini migliori servizi pubblici, salari dignitosi o una sanità efficiente. No, Macron ha deciso che la priorità è distribuire a ogni francese un bel “manuale di sopravvivenza”, un piccolo vademecum distopico che sembra uscito direttamente dai peggiori incubi orwelliani.

Secondo l’Eliseo, questo opuscolo servirà a “preparare la popolazione a crisi future”, che possono variare da eventi climatici estremi a cyberattacchi, fino al tanto evocato conflitto armato. Avete capito bene: lo Stato, che da anni smantella i servizi essenziali e ci convince che non ci sono soldi per ospedali e scuole, ora vuole insegnarci come sopravvivere a una guerra.


LA STRATEGIA DELLA PAURA: ABITUARSI ALLA CRISI

Facciamo finta per un momento di essere ingenui e di credere alla favoletta del governo che “pensa al nostro bene”. Bene, in questo caso dovremmo chiederci: perché mai un manuale di emergenza dovrebbe diventare una priorità nazionale? Perché la Francia, quinta potenza mondiale, sta istruendo i suoi cittadini su come comportarsi in caso di collasso sociale, come se fosse uno Stato fallito.

La risposta è semplice e agghiacciante: ci stanno abituando alla crisi permanente. Ci stanno insegnando che non dobbiamo più aspettarci stabilità economica, diritti acquisiti o sicurezza sociale. No, dobbiamo prepararci al peggio. E soprattutto, dobbiamo accettarlo.

La paura è l’arma perfetta: spaventa, immobilizza e rende docili. Se la popolazione vive nel terrore di blackout, attentati, carestie o invasioni nemiche, sarà molto più incline a cedere libertà e diritti in nome della “sicurezza”. Ed ecco che lo Stato diventa il nostro salvatore e carceriere allo stesso tempo.



A CHI CONVIENE QUESTA FOLLIA?

Ma chi ci guadagna? Di sicuro non il cittadino medio, che mentre legge il manuale su come sopravvivere a un disastro si trova sempre più schiacciato dal caro vita e dai tagli al welfare. No, questa narrazione della paura serve a chi trae vantaggio da un mondo in cui le crisi si moltiplicano:

• Le industrie della difesa e della sicurezza, che vedranno aumentare i budget per eserciti, droni, polizie militarizzate e strumenti di sorveglianza.

• Le élite finanziarie, che con ogni crisi accumulano ancora più potere, lasciando i cittadini sempre più poveri e dipendenti dallo Stato.

• Il governo stesso, che sfrutta il clima di insicurezza per rafforzare il controllo sulla popolazione, imporre restrizioni e reprimere il dissenso.


Macron non è un ingenuo. Sa benissimo che instillare l’idea di un mondo in perenne emergenza rende i cittadini più manipolabili e meno inclini a ribellarsi. Invece di lottare per salari migliori o contro la precarizzazione, saremo troppo occupati a imparare come costruire un rifugio antiatomico in soggiorno.



IL FUTURO: UNA SOCIETÀ DI SOPRAVVISSUTI, NON DI CITTADINI

E così, mentre il governo ci dice che dobbiamo essere pronti al disastro, la vera catastrofe è proprio questa: un Paese in cui lo Stato non offre soluzioni, ma solo guide su come sopravvivere al proprio fallimento.

Questa è la grande truffa di Macron e dei suoi simili: distruggere lo Stato sociale e poi convincerci che è normale vivere nella precarietà. Non c’è più bisogno di garantire stabilità, basta insegnarci a vivere nel caos.


E noi, cittadini francesi ed europei, dobbiamo decidere: vogliamo davvero accettare di diventare una società di sopravvissuti, anziché una comunità di cittadini liberi?

LUCA COSTA

PONTE ARCOBALENO: LUCA COSTA: una voce del pensiero alternativo



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