Forza Italia e Tajani, traditori di tutto e di tutti (anche di Berlusconi)
di Luca Costa
Il recente tentativo di rilanciare lo "Ius Scholae" da parte di Forza Italia – con l'appoggio esplicito di un Antonio Tajani in cerca di un trampolino di lancio verso la presidenza della Repubblica– ha riacceso i riflettori su una realtà ormai difficilmente contestabile: Forza Italia non è mai stato un partito di idee, ma solo un contenitore di potere. La sua parabola, che oggi si trascina stancamente nell'orbita atlantista del Partito Popolare Europeo, è quella di una formazione che, smarrito il carisma del fondatore, si è ridotta a una lobby parlamentare di mediocri, attaccata con le unghie e con i denti a poltrone e privilegi.
Il tradimento di Forza Italia è duplice: contro i suoi elettori e contro il suo stesso fondatore, Silvio Berlusconi, che – con tutti i suoi limiti – aveva una visione politica autonoma, talvolta coraggiosa, soprattutto in ambito internazionale. Il Cavaliere aveva intuito, per esempio, la necessità di mantenere un equilibrio nei rapporti con la Russia, al netto delle semplificazioni filo-putiniane. Aveva anche saputo interpretare, seppur con formule populiste, un certo sentire profondo dell'Italia moderata. Oggi, invece, Forza Italia è diventata la parodia del berlusconismo, senza più Berlusconi.
Tajani e lo"Ius Scholae": una vergogna in nome dell’ambizione personale
Il caso dell'Ius Scholae, riesumato da Tajani e soci nel bel mezzo dell’estate, è emblematico. Dietro al tentativo di rilanciare una legge su cui il Parlamento aveva già mostrato freddezza (senza parlare di cosa ne pensino gli italiani…), non c’è nessun moto ideale. Nessuna vera riflessione sul futuro dell’Italia o sull’identità nazionale. C’è solo la solita strategia di compiacimento istituzionale, insieme a una patetica strategia per proporsi come futuro presidente della Repubblica, carica cui Tajani ambisce (eccome). Una mossa per mandare segnali rassicuranti a tutti: all’Europa, agli ambienti radical chic, e a quella parte di élite che ha sempre mal digerito l’ala sovranista della maggioranza. In altre parole, una manovra di potere, confezionata per consolidare le rendite personali di chi oggi guida il partito (Tajani, appunto).
Un partito di leccaculo
Che cos'è oggi Forza Italia, se non un vespaio di cortigiani, leccapiedi che per anni hanno orbitato attorno a Berlusconi senza mai aver avuto un’idea? Appena il Cavaliere è scomparso, si è vista la miseria umana e politica del gruppo dirigente rimasto: scrocconi liberal, senza visione, senza identità, senza popolo. Tutto quello che resta è il mestiere della sopravvivenza parlamentare e il sogno di un vitalizio.
Le dichiarazioni di Tajani sono sempre più indistinguibili da quelle della sinistra liberal. L’approccio verso la famiglia, la scuola, la cultura, le radici cristiane dell’Italia è diventato vagamente progressista, purché moderato, purché compatibile con i dettami della Commissione Europea. Il tutto, ovviamente, fregandosene di cosa pensino gli italiani.
Forza Italia: la stampella preferita delle élite
C’è una ragione se Forza Italia piace così tanto ai vertici delle istituzioni. È un partito che non disturba mai. Che si adegua. Che firma tutto. Che non alza la voce. Che tradisce, se serve, anche le proprie posizioni storiche, in nome di un presunto "senso di responsabilità" che altro non è che un travestimento della codardia politica.
Nel nome di Berlusconi, si compiono oggi le peggiori distorsioni del suo lascito politico. I suoi ex delfini sono diventati i camerieri del potere costituito, incapaci di qualsiasi slancio ideale. L’unico vero principio che sembra unire ancora Forza Italia è la difesa dei privilegi acquisiti, nel governo, nelle partecipate, nei talk show, nelle commissioni parlamentari. Non un'idea, non un progetto, solo il rumore delle sedie che scricchiolano sotto il peso dell’opportunismo.
Conclusione: un partito inutile
Forza Italia è un partito inutile. Non serve all’Italia, non serve alla destra, non serve a nulla. È il nulla. Serve solo a Tajani e ai suoi leccaculo, serve a chi ci galleggia dentro (non troppo diverso da ciò che galleggia nel wc), serve a chi vuole un centro (nel senso “un giorno a destra e uno a sinistra” la media fa “centro”) senza popolo, senza nazione. Questi l’Italia non sanno nemmeno cosa sia.
Il tentativo di rilanciare lo "Ius Scholae" è solo l’ultimo tradimento. Ma è forse il più significativo.
Membri ed elettori di Forza Italia : vergognatevi.
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