giovedì 24 aprile 2025

La maestra su OnlyFans ?

 

La maestra su OnlyFans? No, il vero scandalo è lo stipendio da fame (ma a nessuno importa)


In Italia succede spesso che ci si indigni con fervore, purché l’indignazione non scalfisca l’ordine delle cose. Prendiamo il caso di Elena Maraga, la maestra d’asilo veneta licenziata per “giusta causa” perché... orrore! aveva un profilo su OnlyFans. Apriti cielo. I benpensanti sono subito scesi in campo, armati di rosari e moralismo prêt-à-porter, per difendere i pargoli dalle influenze malefiche della pornografia a chilometro zero.

Ma nessuno—andiamo, proprio nessuno—ha sentito il bisogno di farsi una domanda banalissima: come mai una maestra, laureata, formata, con responsabilità educative cruciali, è costretta a spogliarsi su internet per mettere insieme uno stipendio decente?

Ah no, quella riflessione fa troppo rumore. Meglio il vociare indignato, meglio la condanna pubblica su TikTok e il comunicato della scuola cattolica sulla "coerenza con i valori educativi". Che poi, a essere coerente con il valore dell’educazione, forse bisognerebbe iniziare con il pagarla.

Perché vedete, in Italia la povertà va bene, purché sia silenziosa e umile. Va bene che un’insegnante guadagni 1.200 euro al mese, che si sobbarchi classi impossibili, genitori isterici, dirigenti pressanti e burocrazia kafkiana. Va bene che non riesca a pagare l’affitto o a fare una spesa decente. Quello che non va bene è che questa persona osa usare il suo corpo, la sua immagine e la sua libertà per cercare di uscire da una condizione economica umiliante.

E allora giù il linciaggio. Perché qui non ci scandalizza il fatto che un maestro guadagni meno di chi imbusta volantini, ci scandalizza che cerchi di rimediare vendendo qualcosa che non sia la sua dignità professionale in saldo.

Eppure, non sarebbe il caso di domandarci perché in Italia chi insegna è trattato peggio di un rider? Non sarebbe il momento di dire che se uno stipendio da insegnante costringe una persona a cercare introiti su OnlyFans, il problema non è OnlyFans, è lo stipendio?

Ah no, troppo complicato. Troppo sovversivo. Meglio continuare a parlare di “scandalo morale” finché le scuole cadono a pezzi, gli insegnanti emigrano, e la classe dirigente si forma su YouTube.

Nel frattempo, la prossima volta che vi indignate per una maestra su OnlyFans, provate a indignarvi anche per il fatto che in Italia l’insegnamento vale meno di un abbonamento mensile alla sua pagina.

Ma tranquilli: la coscienza collettiva è salva. Elena Maraga è stata licenziata. L’onore dell’educazione italiana è salvo. Lo stipendio no, ma quello non fa notizia.

LUCA COSTA

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